domenica 22 aprile 2012

Pelasgi ed Illiri, e se fossero....

Quotidianamente sul Gruppo Rasna si formulano teorie più o meno interessanti od astruse su chi possano essere i Pelasgi. Se volete sapere cosa dice Wikipedia su di loro, basta cliccare qui, personalmente mi sono fatto una mia idea, partendo da alcune riflessioni fatte da vari amici sul gruppo, e su un ragionamento basato sul nome stesso "Pelasgo" che è greco. Molti discutono sulle origini di questi Pelasgi. Basandosi su questo piuttosto che su quest'altro storiografo. Robert Graves ne "I Miti Greci" dice che prima dell'arrivo degli Indoeuropei Elleni, le tribù dei Dori, degli Ioni, degli Eoli, nella penisola greca e nelle isole dell'Egeo vivevano questi "Pelasgi". Lui dice che erano un popolo matriarcale, ed arriva anche a delinearne tratti grotteschi, come il fatto che costoro non conoscessero la correlazione tra atto sessuale e concepimento, per cui ignoravano come la donna rimanesse incinta, e per giustificare la maternità si prodigassero nel formulare innumerevoli ipotesi, come la puntura di un insetto, il mangiare un frutto, o l'esposizione ad un certo vento ritenuto fecondatore. Questo avrebbe portato i "Pelasgi" secondo Graves a porsi la domanda "ma il maschio a cosa serve", ed a rispondere a questa domanda nel peggior modo possibile dal punto di vista del maschio ossia "il maschio serve per essere sacrificato agli Dei o alle Dee". Insomma quello Pelasgico secondo Graves era un incubo o una sorta di scenario da B movie dove queste femmine comandavano, sceglievano i maschi, in particolare la Regina sceglieva un "divino paredro", uno all'anno grossomodo. Poi dopo essersi scatenata lei e magari tutte le donne del villaggio con questo "fortunato stallone", veniva o scaraventato da una rupe (da cui Graves dice nasca il mito di Dedalo e Icaro), o castrato, o fatto a brandelli, a seconda dell'estro della regina del villaggio. Poi arrivarono gli Indoeuropei che spiegarono (immaginiamo noi non senza fatica) a cosa serviva l'uomo nell'atto del concepimento. E così dopo questa scoperta finalmente, ma non subito, i maschi ebbero vita meno travagliata.

Questo secondo Graves.
Ma ci sono una infinità di ipotesi su chi fossero. C'è chi sostiene che i Pelasgi altri non sono che gli Illiri (sui quali poi ci soffermeremo). C'è chi fa notare la somiglianza tra la parola Pelasgos e Peleset (uno dei Popoli del Mare) e che Peleset è simile a Palestina o Filistea per cui i Pelasgi forse sono i Cananei ovvero i Filistei che altri non sarebbero che i Fenici, le popolazioni che popolavano la Palestina prima del XIII sec. a.c.

Recentemente ci è stata portata a conoscenza un'altra teoria secondo la quale i Pelasgi sarebbero da mettere in relazione con gli Sciti e coi popoli delle steppe, e quindi potrebbero essere Turanici.

Ma chi avrà ragione?

Il fatto è che, questi Pelasgi sembrano essere ovunque in un'epoca preclassica.

Sono talmente diffusi che mi è venuto un sospetto.

Supponiamo che tra tremila anni, per colpa della perdita di informazioni dovuta al tempo, a calamità naturali varie, guerre, e quant'altro, ad un archeologo del futuro capiti di trovare un documento, magari parzialmente leggibile (forse un CD) in cui si parla di PIRATI magari nella versione inglese (PIRATES), magari solo accennandone.
Allora potrebbe accadere che un gruppo di esseri umani che avevano solo in comune una attività predatoria nei mari, possa essere scambiato per qualcos'altro.

Immaginiamo allora che questo archeologo abbia come informazione che dal XV secolo fino ad oltre il XI e XII sec. dell'Era Volgare vi fossero dei PIRATI che erano stabiliti nelle isole dell'America Centrale. Poi viene a scoprire che essi erano anche in Somalia e nell'Estremo Oriente.

Supponiamo che da queste informazioni egli giunga alla conclusione che un popolo chiamato PIRATI originario dell'America Centrale migra verso l'Africa e dopo un paio di secoli si trasferisce in Somalia e nell'Estremo Oriente a causa di migrazioni.

Immaginiamo ora che sempre in un lontano futuro, altri archeologi trovino dei documenti che parlino di MASSONI e di COMUNISTI, e che cercando di ricostruire da fonti frammentarie e confuse, arrivino alla conclusione che il popolo dei MASSONI, originario della Scozia, si diffuse poi in America, in Europa, ed in altri luoghi, che essi avessero una religione particolare ed adorassero un dio che usava il compasso. Analogamente il popolo dei COMUNISTI, sarà forse immaginato come originario dell'Europa Centrale, dove si manifesta per la prima volta nella seconda metà del XIX sec. e da qui "invade" tutto un territorio a cavallo tra Europa ed Asia settentrionale, oltre alla Cina ed ad altri territori limitrofi. Questa "popolazione" la cui lingua magari potrà anche essere rilevata, magari trovando qualche documento in cirillico in lingua russa, si dirà che si sarà spostata anche nel centro america (poco sopra i PIRATI) dove però magari fondendosi coi PIRATI stessi avrà cambiato alfabeto e fonetica (diventando spagnolo cubano).

Pensate questi poveri archeologi del lontano futuro in che pasticcio si troveranno!

Ho fatto degli esempi paradossali per far capire che a volte un espressione utilizzata in passato per designare una classe di uomini accomunati da uno stesso intento, di carattere banditesco come i "Pirati", o di carattere politico, come i "Comunisti" o i "Massoni", possono se non suffragati da sufficiente documentazione finire con l'essere confusi con una ETNIA!

Quindi la mia domanda è: "Chi ci dice che i Pelasgi fossero un gruppo etnico?".

Parto da una considerazione, come spesso faccio, di natura linguistico fonetica.

Sappiamo che la γ "Gamma" in Greco attualmente è un suono semivocalico (una Y simile al suono del francese "famiLLe" o del castigliano "paeLLa"), ma sembra che questa pronuncia non sia recente, ma piuttosto arcaica. Tra l'altro forse il fatto che nei Balcani la parola turca Bey venisse trascritta anche come Beg è indicativa di come la "g" fosse piuttosto incerta come consonante. Inoltre in lingua tedesca, che sappiamo essere molto conservativa di suoni fonetici delle lingue classiche, basti pensare che la "y" la pronunciano ü e questo pare fosse la pronuncia effettiva del greco classico della y-psilon, in finale di parola spesso ha come pronuncia per la g un suono aspirato simile al "Chi". Insomma in ogni caso ben diverso dal codificato suono duro della G che conosciamo.

Allora, prendiamo la parola in greco antico πελάγιος (trasl. "pelagios") che vuol dire "marittimo, del mare". Se è vero quanto detto sulla pronuncia della γ avremo che gli antichi greci dicevano pelayyos.

Prendiamo ora la parola PELASGO come scritta in greco classico: πελασγός (trasl. "pelasgos"). La sua pronuncia sarà stata verosimilmente pelasyos se non addirittura, fenomeno frequentissimo, con s che muta in un suono sh o simile alla "j" francese, quindi pelashios o pelajios. Mi concedete il dubbio che questa sia una variante dialettale di "marittimo" per designare un gruppo di popoli, di tribù, che si muovevano per mare e che gli Egizi chiamarono appunto Popoli del Mare? Essendo molti popoli, di varia natura e di varia provenienza, i Greci e gli Egizi non trovarono altro termine che quello di chiamarli per l'unica caratteristica che li accomunava, li vedevano sulle navi, li vedevano arrivare dal mare, li vedevano assaltare, depredare e poi andarsene (come i pirati di cui sopra). Quindi la mia tesi è che  πελασγός è una deformazione di πελάγιος per indicare un ben specifico tipo di πελάγιος, ossia quelli che avevano un certo modus operandi.

Tra i πελασγόι vi erano come noto i TURSHA o TWRSH, che noi abbiamo già identificato come i Tirreni. Guardacaso i Greci parlano degli Etruschi come di Talassocrati, o di Pirati, insomma gente molto abile all'assalto da nave a nave.

Ed ora veniamo alla annosa questione degli ILLIRI. Anche questo più che un termine etnico sembra un termine socio-politico. Mi è stato detto da qualche amico albanese che la parola IL.LIR dovrebbe avere a che fare con "luce". Ma è anche vero che LIRI' in Albanese è Libertà, e sono molti gli amici albanesi che mi confermano che la parola ILLIR più che indicare "luce" che non ha gran che senso per designare un popolo, sia più che altro legata alla parola "libero", per indicare "gli uomini liberi". Quindi è verosimile che la grande differenza che si riscontra tra una tribù illirica ed un altra, sia linguisticamente che etnicamente, sia semplicemente dovuta al fatto che non erano una etnia ma semplicemente una "confederazione di popoli diversi tra loro accomunati da non avere alcuna forma di servitù nei confronti di nessuno". E guardacaso, diverso tempo dopo, nelle stesse terre degli "uomini liberi" arrivano invece dei popoli che con il loro etnonimo (questi si avere una certa omogeneità etnica) indicheranno lo SCHIAVO per definizione, tant'è che il termine latino per schiavo, ossia SERVVS diventerà SCLAVVS. Gli Slavi.

7 commenti:

  1. Complimenti per questa analisi molto buona, biene Progettato e si mette lo separa Reusi di Pelasgi che è molto polverosa e andare su questo forum, con un rasspirateur dessu ... il criterio ultimo nominato principale della "scienza" del marchio per la polvere ... bordo ma non i Pelasgi perché erano annegati in mano mare qq .. questa barca come pirati dei caraibi sembra ..

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  2. Attenti, alle analisi troppo superficiali, i Twursha DELLA COALIZIONE DEI POPOLI DEL MARE, esistevano molto prima dell'arrivo, nella penisola italica dei Rasenna , i Sea Peoples, sono di origine indoeuropea, gli studiosi di linguistica, gli associano ai Luwiani, della Turchia settentrionale, da dove, colonizzeranno la Turchia occidentale, e le isole della Grecia. Non sono matriarcali, ma sono patriarcali,prediligono la Navigazione senza remi,archi long Bow, di tradizione protoceltica, uomini dediti alla guerra :attaccherano tutto il mondo conosciuto, fino all'Egitto, dopo lunghissime guerra si stabiliranno, anche in Italia, Sardegna-Sicila- Toscana; ma i Twursha, sono i Tyrrenhoy della confederazione dei popoli del Mare, costruttori di Torri, per eccellenza:I Sardi-Sherden- Twursha-Tyrrenhoy che in Sardegna,detengono, il polo dei metalli piu' importante del Mediterraneo e L'Elba del Ferro....dove fonderanno il Ferro, insieme ai popoli Villanoviani. Strabone dice, che i primi Locumones sono Sardi, e sono molti gli oggetti sardi in Toscana, in specie a Vetulonia e Populonia, prospicenti l'Isola d'Elba. Gli Etruschi, verrano dal Nord, dalla Rezia e dall'Ungheria, dove le antiche lingue sono identiche, ma solo nell’anno 949 avanti Cristo. Sono di origine Turanica-Iranica sostituiranno i PdP, nel comando delle Miniere e della Navigazione. Ma qualcuno di loro, si sposera' con delle donne Sarde, figlie degli antichi popoli del mare, a cui avevano sottratto il potere. Ciao.

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  3. Attenti, alle analisi troppo superficiali, i Twursha DELLA COALIZIONE DEI POPOLI DEL MARE, esistevano molto prima dell'arrivo, nella penisola italica dei Rasenna , i Sea Peoples, sono di origine indoeuropea, gli studiosi di linguistica, gli associano ai Luwiani, della Turchia settentrionale, da dove, colonizzeranno la Turchia occidentale, e le isole della Grecia. Non sono matriarcali, ma sono patriarcali,prediligono la Navigazione senza remi,archi long Bow, di tradizione protoceltica, uomini dediti alla guerra :attaccherano tutto il mondo conosciuto, fino all'Egitto, dopo lunghissime guerra si stabiliranno, anche in Italia, Sardegna-Sicila- Toscana; ma i Twursha, sono i Tyrrenhoy della confederazione dei popoli del Mare, costruttori di Torri, per eccellenza:I Sardi-Sherden- Twursha-Tyrrenhoy che in Sardegna,detengono, il polo dei metalli piu' importante del Mediterraneo e L'Elba del Ferro....dove fonderanno il Ferro, insieme ai popoli Villanoviani. Strabone dice, che i primi Locumones sono Sardi, e sono molti gli oggetti sardi in Toscana, in specie a Vetulonia e Populonia, prospicenti l'Isola d'Elba. Gli Etruschi, verrano dal Nord, dalla Rezia e dall'Ungheria, dove le antiche lingue sono identiche, ma solo nell’anno 949 avanti Cristo. Sono di origine Turanica-Iranica sostituiranno i PdP, nel comando delle Miniere e della Navigazione. Ma qualcuno di loro, si sposera' con delle donne Sarde, figlie degli antichi popoli del mare, a cui avevano sottratto il potere. Ciao.

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    1. Pelasghi, illiri, arberi, albani, arvaniti, arnauti, shqipetar… nomi strani e tutti dicono la stessa cosa. Sono nei secoli la denominazione di quel popolo misterioso che non è ne di oriente ne di occidente, che stranamente si trova in mezzo. Da dove provengono gli albanesi anche se dovrebbe essere chiaro è ancora per motivi “balcanici” e cioè politici, argomento di dibattito. la tua teoria nn ha senso come te...

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  4. Tutt'altro che superficiale e facilmente condivisibile ,questa ipotesi...;)

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  5. per me la variante πελαγιος ci sta, come pure la variante πελαργός(cicogna) che potrebbe riferirsi alle protomi delle navi usate da questi.

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  6. Prima di cercare improbabili origini comuni con il popolo dei Pelasgi bisognerebbe trovare una spiegazione ad alcune grosse incertezze della storia del popolo albanese. I Dardani a cui spesso si fa riferimento dovrebbero far riflettere sull'assonanza col nome dello stretto dei Dardanelli, che potrebbe far ipotizzare una migrazione storica da questa zona o attraverso questo luogo. Le recenti indagini genetiche concordano sul fatto che gli albanesi attuali e in special modo quelli del Kosovo hanno una forte componente genetica mediorientale creatasi da un numero esiguo di persone, questo si spiegherebbe con una migrazione da sud-est. Tale tesi trova inoltre un'ulteriore prova, cioè una forte similitudina tra molte parole rumene e albanesi, a prova di un'origine affine dei due popoli. Mentre i rumeni a nord subirono una lenta ma inesorabile romanizzazione, gli albanesi probabilmente rifugiatisi nelle impervie montagne balcaniche riuscirono a mantenere più o meno integra la loro lingua evitando però anche un'eventuale elenizzazione proveniente da sud. Questo corridoio-rifugio si trovava quindi abbastanza a sud da evitare la romanizzazione come accuduto ai rumeni, ma anche abbastanza a nord da evitare l'influenza linguistica greca, come l'hanno subita gli antichi macedoni. Tutti i termini albanesi riguardanti la vita marittima infatti sono stati presi in prestito dalle popolazioni vicine, il che significa che l'attuale posizione sulle coste adriatiche è da ritenersi relativamente recente. Oltre a questo in Albania e in Kosovo troviamo un'altra importante anomalia riguardante la presenza molto consistente di toponimi slavi. Quest'ultimi sono davvero numerosissimi: Korcë(Kor'ca-Gorica), Kamenicë(Kamenice), Pogradec, Leshnicë(Leśnica), Trebinjë(Trebinje-Trebnje), Dishnicë(Dišnica) , Drenovë(Drenovo), Rehovë(Orehovo), Borovë(Borovo), Novoselë(Novo Selo), Leskovik(Leskovo), Glinë(Glina), Goricë(Gorica), Bistricë(Bistrica), Drashovicë(Dražovica), Kremenar(Krémen), Grabovë(Grabovo), Karkavec(Krakovec), Selishtë(Selište) , Sllatinë(Slatina), Kollovoz(Kolovoz), Prosek(Prosek), Guri Bardë(Gornje Brdo), Oreshkë(Oreške), Selcë(Selce), Jezercë(Jezerce), Bradoshnicë(Bradošnica), Patok(Potok), Gradishtë(Gradište), Pojan(Poljana), Topojë(Topoli), Selo(Selo), Selenica(Zelenica), Gradec, Koritë(Korita), Malinë(Maline), Shebenik-Jabllanicë(Šibenik-Jablanica), Podgorcë(Podgorica), Sllatinë(Slatina), Zagrad(Zagrad), Shirokë(Široko), Tërnova(Trnova) ecc. Questi sono solo alcuni toponimi che hanno un chiarissimo significato in tutte le lingue slave.
    Quasi sicuramente questi toponimi sono ciò che resta dell'antico regno della Croazia Rossa(Crvena Hrvatska) o addirittura sono ciò che è rimasto di un'antica presenza slava che è rimasta solo nell'antica Croazia Bianca, l'odierno litorale croato. Dove sono finiti questi antichi abitanti slavi? In parte si sono albanesizzati e in parte sono sopravvissuti attraverso i popoli croato, serbo, macedone. Prima di cercare chissà che leggende mitologiche sull'origine albanese quindi, bisognerebbe risolvere questi dilemmi che rimanendo senza risposta rischiano di trasformare il dilagante nazionalismo albanese in un gigante dai piedi di argilla.

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