sabato 9 gennaio 2016

Ad un anno dall'attacco degli Hackers

Volevo trovare un titolo ad effetto per questo articolo che ricorda un anno fa l'attacco che fece sparire il nostro primo gruppo su facebook, ma questo titolo è di piena portata e comprensione.
Nel tardo pomeriggio venni contattato da uno degli amministratori che mi disse che c'erano strani movimenti nel gruppo RASNA * ETRUSCHI * ETRUSQUES etc.. in particolare mi disse che c'erano dei nuovi amministratori, tra cui mi ricordo tale "Francesco Ninci".
Venimmo poi a sapere che Alessandro, uno degli amministratori del vecchio gruppo, aveva subito il furto del profilo a causa di una trappola tesa da un profilo pirata che gli aveva sottratto le credenziali, diciamolo pure in modo molto semplicione, non me ne voglia Ale ma il momento della sprovvedutezza capita a tutti.
Io non vedevo più il gruppo, praticamente tutti gli amministratori erano stati bloccati, Alessandro aveva subito il furto dell'identità che era stato il "cavallo di Troia" attraverso il quale eravamo stati tutti quanti buttati fuori dal ruolo di amministrazione e dal gruppo stesso.
Dal momento che in quel gruppo iniziarono ad essere pubblicate oscenità, minacce, e frasi deliranti da un'orda di nuovi contatti aggiunti dai nuovi proprietari, fummo costretti a sporgere formale denuncia per comunicare alle Autorità che quel gruppo e quello che quel gruppo avrebbe detto e procurato a terzi non era più sotto il nostro controllo.
Dopo aver capito come i barbari avevano invaso il nostro territorio, e dopo aver capito grossomodo chi fossero, ci chiedemmo perchè lo avessero fatto.

Avevamo 13200 iscritti ed era in costante crescita, era, e lo voglio dire con tutta la presunzione possibile, uno dei migliori gruppi di facebook, se non il migliore. Per almeno due buone ragioni. La prima è che vantavamo un numero di insulti e di volgarità e sguaiataggini pressoché nullo, a differenza della quasi totalità dei gruppi del Socialnetwork, la seconda, la più importante, che eravamo riusciti a creare informazione, divulgazione e cultura a 360° su un argomento di nicchia, come può essere la Storia e la Cultura del popolo degli Etruschi. Un popolo che noi stessi che ne siamo discendenti conosciamo poco, figuriamoci riuscire a portarlo all'attenzione di decine di migliaia di persone in Italia e nel mondo.
Erano dei buoni motivi per esserne fieri, ed altrettanto buoni motivi per farsi, nostro malgrado, invidie. Talvolta ci capitava di avere tra i visitatori dei contatti in evidente malafede, che cercavano di sminuire la portata del nostro lavoro, o di evidenziare quelli che secondo loro erano dei nostri difetti, criticare l'operato degli amministratori.
Ma avevamo sempre più seguito, sempre più articoli, sempre più argomenti di discussione.

Certo l'attacco ad un gruppo che parla di una civiltà scomparsa 2000 anni fa nell'Italia Centrale, è veramente molto ma molto anomalo.
Ed a dirlo non sono né io, né i tanti amici amministratori di allora, e gli appassionati che ci seguivano, con affetto, persino i più duri e fastidiosi critici, che avrebbero letteralmente pagato pur di poter dire la loro nel nostro piccolo spazio.

A dirlo fu nientemeno che il presunto capo, della presunta formazione antagonista di hackers, (o lamers come mi hanno spiegato sia meglio definire questi teppisti della rete, anzi in particolare proprio dei gruppi di facebook).

Infatti capimmo, per quel poco che ci interessava, e che si poteva capire dal contesto, che a rubare il gruppo era stata una sedicente organizzazione di hackers detta "Nameless", letteralmente "senza nome", qualcosa che esiste solo dentro Facebook, e il cui scopo più o meno dichiarato è la "libertà di espressione", ma che in pratica compie delle azioni confuse e grottesche per estromettere da quelle strutture presenti in Facebook dette appunto "gruppi" che sono delle comunità in cui si discutono dei temi specifici, come il nostro gruppo appunto. Questi soggetti quindi vorrebbero passare per una sorta di "libertadores" o di Robin Hood, che tolgono i gruppi ai "ricchi" non si è capito bene di che, per darli ai "poveri". La verità è che invece quasi certamente visto che per Facebook è onerosissimo e per nulla redditizio tenere aperte delle comunità come i gruppi, quando sono stati creati degli enti alternativi detti "pagine", serve qualcuno che per Facebook stesso faccia il lavoro sporco, ed allora ecco questi mercenarietti da due soldi che per avere il quarto d'ora di notorietà tra qualche migliaio di persone iscritte, sperando di ritagliarsi la loro visibilità dentro qualche fondopagina di qualche periodico magari online, invece di gettare sassi dal cavalcavia giocano al "rubamazzo".

Ebbene io contattai il capo di un gruppo rivale, o presunto tale, Shitstorm, (tra l'altro riuscire a capire chi fossero e come arrivare a loro fu relativamente semplice). Fu una conversazione "amichevole" con qualcuno che in certi casi più che un pirata dei Caraibi sembrava un impiegato dell'ufficio postale, magari quello de "I soliti idioti", la signora che dice sempre "Bertelliiiiii".
Fu lui stesso a dire "ma che ci dovevano fare quelli di Nameless con un gruppo sugli etruschi?"
Eh bella domanda a me lo chiedi?
Insomma la cosa era strana anche per uno del "mestiere".

Il nuovo proprietario della mia creatura poi simpaticamente mi propose che avrei potuto comunque tornare nel mio gruppo, fondato da me nel 2008, a patto di fare il bravo, perchè ormai la cosa era tutta loro, e comunque avrei potuto postare di tutto sul tema per cui il gruppo era nato. E certo perché naturalmente i piratucci hanno la cultura per capire cosa sia giusto o sbagliato sugli Etruschi.
Ma soprattutto, mi sono sentito come uno che esce dalla casa che ha costruito con tanti sacrifici, ed ha abbellito ed arricchito col suo lavoro nel corso degli anni che un bel giorno arriva, trova la serratura cambiata ed un tale col sorriso sulla faccia che ti fa "si ora è tutta roba mia, ma stai tranquillo se fai il bravo puoi fare come se fosse casa tua".
Ma fatemi il piacere! Quella E' CASA MIA!

Il brillante risultato di questi supereroi della rete è comunque che siamo ripartiti da zero e siamo arrivati a 2500 contatti in un anno. Mi ricordo che per ottenere lo stesso seguito ci misi grossomodo tre anni se non di più. Quindi se continuiamo a crescere a questo ritmo dovremmo tornare a 13.000 tra meno di due anni. Ma non è più questo quello che vogliamo. Perchè comunque questi pirati hanno il coltello dalla parte del manico. Facebook è con loro, e la prova è che tutti gli amministratori ed anche qualche fan ha ripetutamente chiesto in tutti i modi la restituzione del maltolto, ma ovvio che questo non accadrà mai perché fa parte della politica del socialnetwork far sparire tutti i gruppi.

Per questo il mio appello è a ricompattare il gruppo di lavoro qui, in questo blog, che è a prova di lamers di pirati o di altri teppisti della rete.

C.L.M.

Nessun commento:

Posta un commento