sabato 7 novembre 2015

La figura di Odino, una mia ipotesi. (Uighurata)

Tutti hanno anche una benché minima idea di chi sia Odino, il Dio principale del Pantheon dei Germani,  o uno dei principali.

Non sono ferratissimo in mitologia nordica ma so quanto basta su Odino per avere avuto una mia intuizione.

Tracciamo per sommi capi la descrizione di questo Dio Germanico, e per farlo ci riferiamo ad una sintesi che possiamo trovare in rete, ad esempio va benissimo questa di Wikipedia, e da Wikipedia estraiamo anche una raffigurazione ideale di questo Dio. La sua iconografia principale non lo ritrae come un guerriero ma piuttosto come un mite e sapiente vecchio, dalla lunga barba bianca,


Vi ricorda qualcosa di familiare?

Guardate ad esempio quest'altra raffigurazione



ed anche quest'altra


ed infine questa ultima



è vero che l'iconografia classica dello sciamano lo raffigura come un vecchio saggio più delle volte con un cappello in testa, anche perchè un anziano deve oltre tutto coprirsi dal freddo, ed un bastone a cui appoggiarsi, ma è anche vero che la classica raffigurazione di uno "sciamano" etrusco prevede proprio un cappello a punta ed a larga falda, per intenderci quello tipico da "strega". E questa è una caratteristica per quanto diffusa, tuttavia non sempre presente, e scontata.

Ad esempio la raffigurazione di Gandalf nel Signore degli Anelli , che è notoriamente ispirata alla figura di Odino, evidenzia questo particolare copricapo.



Fin qui sono curiose somiglianze di aspetto, diciamo delle affinità di raffigurazione.

Leggiamo da Wikipedia cosa si dice di Odino.

"Odino (anche noto con il nome tedesco WotanOdinWodan) è la divinità principale, personificazione del sacro o "totalmente Altro" stesso, della religione e della mitologia germaniche. Le fonti principali che permettono di delineare la figura di Odino e i miti relativi provengono principalmente dai miti scandinavi, compilati in lingua norrena (l'antenato delle lingue scandinave odierne) nell'Edda, il ramo meglio conservato nonché più recente dei miti germanici.
Nella mitologia eddica Odino è il principale rappresentante della classe di divinità dette Asi, ed è associato alla sapienza (visione del sacro), all'ispirazione poetica, alla profezia, alla guerra e alla vittoria. Brandisce Gungnir, la sua lancia, e cavalca Sleipnir, il suo destriero a otto zampe, altre allegorie mitologiche dell'Irminsul o Yggdrasill (letteralmente "destriero del Terribile"), l'albero cosmico.
Figlio di Borr e della gigantessa Bestla, fratello di Víli e [1], sposo di Frigg e padre di molti degli dèi, tra cui Thor (il Fulmine ordinatore), eBaldr. Spesso viene inoltre definito "Padre degli Dèi" o AllföðrAllvaterAllfather ("Padre del Tutto").
Secondo l'escatologia eddica Odino guiderà gli dèi e gli uomini contro le forze del caos nell'ultima battaglia, quando giungerà il Ragnarök, la fine del mondo, nel quale il dio sarà ucciso, inghiottito dal temibile lupo Fenrir, per essere immediatamente vendicato da Víðarr che ne lacererà le fauci dopo avergli piantato un piede nella gola. Un importante tempio dedicato alla triade divina di Odino sorgeva ad Uppsala, in Svezia."

Tutto questo sembra molto nordico, ma c'è un nome che ci incuriosisce, ed è "Asi", ma andiamo avanti, e scopriamo che Odino ha una curiosa caratteristica

"Odino conosce i segreti delle rune, le lettere che, incise sul legno, sulla pietra, sulle lame delle spade, sulla lingua dei poeti, sugli zoccoli dei cavalli, sono l'origine stessa di ogni conoscenza e di ogni potere. Odino ottenne questa sapienza, diventando il primo Erilaz, ovvero il primo "maestro runico", immolando sé stesso in sacrificio a sé stesso."

Ricapitoliamo, c'è un Dio germanico, il più importante, quello che è considerato il Padre degli Dei, che è vestito alla maniera di un Sacerdote, o diciamo un Sapiente Etrusco, o magari anche Retico, con tanto di Lituo e copricapo, il quale porta ai Germani le Rune.

Infine egli fa parte dei "Asi" che vengono anche definiti Æsir, e questo somiglia moltissimo al plurale AISAR di AIS ossia Dio in Etrusco. 

Ma ancora non basta.

Le Rune germaniche sono molto somiglianti alle lettere dell'alfabeto Etrusco, che poi sappiamo altro non è che l'Alfabeto Greco Euboico Occidentale di Cuma. Comunque sia, quello è, si somigliano in modo sorprendente.



Ed allora adesso lasciatemi "uighurare"*, 

Immaginiamo che una spedizione di Reti o di Etruschi, lungo una Via Commerciale, ad esempio la Via dell'Ambra che dall'Adriatico portava sino al Baltico, sia composta da un certo numero di personaggi, tra i quali vi sia uno scriba o un "esperto di scienze", in pratica uno Sciamano o Sacerdote Etrusco, magari immaginiamone anche un nome, o un cognome Huthina.

Huthina è un cognome perfettamente coerente con la linguistica Etrusca, infatti potrebbe essere l'equivalente di Quarto, Quartuccio, per indicare il "quarto figlio", o abitante di Quarto (inteso come luogo che segue un certo ordinamento numerico), tra l'altro abbiamo anche un importante toponimo in Italia che si dice guardacaso essere in relazione col nome Odino ma che si trova in area tra la Rezia e l'Adriatico, Udine, ed Huthine, nome Retico/Etrusco potrebbe esserne il nome antico.

Questo Huthina allora fa parte di una missione scientifico commerciale. Un gruppo di Reto Etruschi che cerca di stabilire dei rapporti commerciali con le popolazioni lungo il percorso, al fine di stabilire uno scambio di materie prime dal nord, con qualcosa da dare in cambio.

Sappiamo che gli Etruschi, e quindi anche i Reti sono degli abili metallurgi, lavorano bene l'oro e gli altri metalli. A questo punto Huthina avrà pensato di portare con se un buon tecnico orafo o metallurgico per insegnare magari a queste popolazioni qualche tecnica per lavorare l'ambra ed i metalli che avrebbero poi trasportato in Rezia ed Etruria. Ed infatti nel Pantheon germanico un altro importantissimo personaggio è Thor, il dio con il martello magico, una sorta di fabbro guerriero. Un artigiano dei metalli Etrusco? Facciamo notare che in area Retica abbiamo Turicum (Zurigo) che potrebbe avere origine Retica da Thurice, legato alla radice Thur, nome proprio.

Quindi questo team di tecnici Reto Etruschi, arriva presso le popolazioni germaniche, insegna loro un modo per comunicare, l'alfabeto Reto Etrusco, ma da adattare alle esigenze del sacro e del profano dei Germani. Analogamente a come fecero i Santi e Cirillo e Metodio con gli Slavi, trasferendo a loro l'alfabeto greco bizantino noto poi come Cirillico. 

Quindi al fine di avere garantito un passaggio pacifico, si mostrano disponibili ad insegnare alcune tecniche loro proprie, come lavorare dei metalli, anche per uso di difesa, come la lavorazione di  rame per ricavare il bronzo e ferro per forgiare armi, e la lavorazione di altri metalli tra cui l'oro e l'argento.

E' più che comprensibile che per popolazioni primitive chi portava loro tanta conoscenza poteva tranquillamente divenire un mito, o persino un Dio.

Del resto la Storia Etrusca stessa inizia con una "rivelazione", quella di Tagete (Takh-es) a Tarconte (Tarkh-un). E da quel remoto momento i Germani avrebbero tramandato la scrittura delle Rune e l'arte di lavorare i metalli come tramandate da dei, Huthina-Odino e Thur-Thor. 

E' una ipotesi di lavoro.

*Uighurare, *Uighurata è un termine che abbiamo coniato nel gruppo Etrusco di Facebook dopo che un iscritto mi fece notare che secondo il mio ragionamento "Yukur", toponimo diffuso in Africa che a mio avviso potrebbe essere in relazione con Iugurtha (Giugurta) sarebbe stato affine ad "Uighur" termine invece assai lontano che indica una popolazione di etnia Turcica della Cina Occidentale.

In altre parole il gentilissimo ospite del gruppo voleva farmi notare che avevo detto una castroneria, una roba che solo assomiglia ma che non ha nulla a che vedere.



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