sabato 29 ottobre 2016

Ipotesi di lavoro e studio su Montefiascone (di Fabrizio Baldi)


Parlando varie volte con amici ed esperti, nel fare ipotesi sulla ubicazione di antichi templi, o siti di qualche rilievo, emerge un pensiero tanto semplice quanto efficace: "immagina dove erigeresti un tempio. Se lo hai pensato tu, è probabile che lo abbia fatto anche qualcun'altro in passato".

Ed io, se dovessi immaginare un luogo che rappresenti meglio di chiunque altro, per la sua situazione geografica, gli interi domini d'Etruria, dopo averne visti molti, uno di quelli che sicuramente mi ispirano è la montagnola su cui sorge l'abitato di Montefiascone.

Di Montefiascone, città universalmente nota per la produzione vinicola (il bianco Est! Est!! Est!!! al centro di un episodio quasi leggendario che riguarda un alto prelato buongustaio medievale), sappiamo che la sua storia parte dal Medioevo, ma in epoca Etrusca non ci risultano insediamenti degni di rilievo, né in successiva epoca Romana.

Eppure Montefiascone ha una collocazione logistica incredibile.
Da Montefiascone puoi dominare l'intera piana di Viterbo, e lo sguardo termina sui Cimini ad Est, poi  volgendo lo sguardo verso sud, muovendosi in senso orario, si intravede il mar Tirreno sotto il comprensorio della Tolfa, intorno alle coste di Cerveteri, quindi i monti della Tolfa, ed ancora il mare, a Sud,  fino a lambire il profilo dell'Argentario, del Giglio verso Sud-Ovest e in occasioni di eccellente visibilità si intravede persino il contorno del monte Cinto in Corsica, quindi l'occhio cade ad Ovest sul panorama offerto dal Lago di Bolsena e le sue isole, ed in fondo dai monti del comprensorio dell'Amiata, quindi continuando a muoversi in senso orario, verso Nord si arrivano a vedere i monti in Umbria, oltre il Tevere, fino all'Appennino.

Ed ovviamente Montefiascone, con la inconfondibile Cupola della Basilica di Santa Margherita, è visibile da questi luoghi. Lo riconosci dai Cimini, già superato lo spartiacque di Vetralla. Lo riconosci dai Monti della Tolfa, dall'Amiata, e dai vari belvedere siti sulle pendici del preappennino d'Umbria, come a Giove. Insomma Montefiascone è un vero e proprio riferimento topografico.

Ed io dovrei credere che i nostri Padri non hanno riservato a questo sito un ruolo importante?
Non so se il Fanum Voltumnae sia al Campo della Fiera nel Territorio di Orvieto, o sul Monte Becco come ipotizza Pannucci, o sull'Isola Bisentina, o in altri siti possibili.

Ma io sono convinto che prima della Chiesa di Santa Margherita, li c'era qualcosa di sacro, e di antico.

Concludo questo breve articolo ricordando che Giovanni Feo fa notare la grande presenza di figure femminili di Sante cristiane venerate attorno al Lago. Santa Margherita a Montefiascone, assieme a Santa Marta a Marta, Santa Elisabetta a Gradoli, Santa Cristina a Bolsena è una di queste. Forse una trasposizione di Urcla, o la Fortuna Vesentina, la Dea del Lago.

Fabrizio Baldi


Nessun commento:

Posta un commento