giovedì 6 aprile 2017

Il Pantheon germanico ha qualcosa di familiare

Qualche tempo fa pubblicammo questo articolo che suscitò parecchio interesse.

In esso prospettavamo la suggestiva ipotesi che Odino fosse un viaggiatore-aruspice-sciamano che poteva aver avuto agli occhi di popoli germanici più primitivi un aspetto talmente carismatico da essere divinizzato.
Ebbene ho voluto dare una occhiata più attenta all'intero Pantheon germanico.

La fonte di riferimento è semplicemente Wikipedia.

Per prima cosa, gli Dei sono detti, e già ne parlammo, gli Æsir ed il singolare Dio è Às. Tutto ciò somiglia in modo imbarazzante al modo etrusco per chiamare un Dio: AIS ed il plurale AISAR.

Va aggiunto inoltre che Ás non vuol dire 'dio' in germanico. Ci aspettiamo una forma tipo 'Got' (cfr ingl. God ted. Gut etc.)

Sorvoliamo inoltre sulla curiosa analogia fonetica tra i dialetti germanici meridionali (il tedesco ad esempio Alämannisch o Alemanno) e la possibile pronuncia etrusca. Pensate solo a come si rende in italiano un locutore tedesco che provi a parlare la nostra lingua. "Tu prafo a parlare mia linkva". L'uso massiccio delle 'sorde' in luogo delle sonore e della forma 'kv' in luogo del 'gu' e 'qu' è perfettamente compatibile con la fonetica etrusco retica.

Non vogliamo dire che le lingue germaniche almeno le meridionali abbiano mutuato ciò dall'etrusco retico ma è plausibile.

Passiamo invece a vedere le varie 'familiarità'.

Per prima cosa, basti pensare al luogo ove gli Æsir vivono e di cui sono originari.

Si tratta di Ásgarðr in cui si ha una radice Ás per Ais = Dio e la parte successiva (forse in germanico vorrà dire 'città' o 'luogo') limitiamoci a valutare la similitudine fonetica del suffisso -garðr con Curtar come plurale di Curt radice arcaica presente sia in etrusco che in proto indoeuropeo per "città", cfr Curtun, Gortyna, ma anche Gorod e Grad slavi.

Da Wikipedia leggiamo che

" Secondo l'interpretazione evemeristica di Snorri Sturluson, gli Æsir erano originari dell'Asia (Asíá in norreno) e da quel luogo si sarebbero spostati seguendo il loro capo Odino verso le terre del nord, fermandosi in Svezia (Svíþjóð). La loro patria d'origine era Ásaheimr ("regno degli Æsir"), anche chiamata Goðheimr ("terra degli Dèi"), e capitale di tale regno era Ásgarðr ("recinto degli Æsir") che Snorri curiosamente identifica con Troia. "

Insomma tale città sarebbe nientemeno che Taruiša ovvero Troia. Città su cui abbiamo speso molto studio per ipotizzare la sua strettissima relazione coi Turša o Tirreni.

Ma non solo.

Questa affascinante descrizione ci potrebbe persino indurre a pensare ad Asia come derivato della antica radice Ais per Dio come "terra degli Dei", identificabile con l'Asia Minore ed il Caucaso da cui arrivano i nostri Tirreni

Ecco l'elenco completo degli Dei Æsir.

Æsir
Odino (Óðinn)
Ce ne siamo occupati nell'articolo citato sopra. Ricordiamo brevemente che la nostra ipotesi è che Odino da cui sembra prende il nome Udine derivi dal nome o cognome proprio etrusco retico HUTHINA legato alla radice 'huth' = numero quattro.

Thor (Þórr)
Anche di questa divinità ci occupammo.
Ipotesi possibile: Da un nome proprio Thur. Si noti che il Dio usa una arma micidiale, un martello, che sembra perfettamente mutuato dal Dio necroforo etrusco Charun. Solo che quest'ultimo la usa per finire i moribondi mentre Thor per uccidere chiunque gli si presenti come nemico.

Baldr
Interessante notare come una possibile forma etrusca sia VELTHUR, un nome proprio etrusco che significa 'falco' (da cui il latino VVLTVR).
La ipotesi è come detto nell'articolo citato che si tratti dei nomi di condottieri etruschi che in una o più spedizioni attraverso le terre dei germanici abbiano trasmesso il loro sapere, la loro cultura, il loro alfabeto e la loro religione.

Týr vale una osservazione simile a Thor. Thyr o Tyr è peraltro una versione greca della radice Tur- come in Turan e in innumerevoli teonimi e toponimi vari incluso l'endonimo(?) dei Tirreni 'TURŠA' o 'TARHUIŠA'

Bragi potrebbe essere un altro nome proprio di una spedizione etrusco-retica forse relazionabile con l'etrusco 'VELCHE' (endonimo di Vulci).

Heimdallr
Questa divinità è affascinante. Si tratta di una sorta di dio dei confini. Il suffisso -dallr richiama esattamente la parola TULAR 'confini' appunto in etrusco.
Ma ci viene invece detto che la etimologia germanica è 'incerta'.
Dall'etrusco invece è chiarissima.
Ad esempio AM TULAR vuol dire 'sono (il) confine' o 'essere (il) confine'.

Höðr
Forse correlabile con HUTHAR (' i quattro')

Víðarr
Altro nome plurale. Cfr. VETHAR, VITHAR

Váli
Forseti
Loki

Anche in questo caso sono possibili delle rese in etrusco.

Attenzione. Ovvio prima che arrivi qualche polemista 'preparato', non è detto che sia effettivamente così, o che sia così per tutti. Ma non può essere escluso e pertanto è lecito suggerire.

Ásynjur
(Osservare che il singolare femminile è Ásynja molto simile alla forma etruschizzante AISNA)

Frigg
Sága
Eir
Gefjun
Fulla
Sjöfn
Lofn
Vár
Vör
Syn

Hlín
Ci limitiamo a far notare la somiglianza col greco omerico HELENA

Snotra
Gná

Per ciascun teonimo si può proporre una versione retica.

Ásgarðr che possiamo immaginare con un equivalente nome etrusco retico AIS CURTAR ('Le città(?) del dio') tra l'altro va incontro ad un destino che è il 'ragnarök' e a me verrebbe in mente una forma etrusca come RACNARCE o persino RASNAR CE una sorta di plurale impersonale con la forma al passato ma è un mero esercizio linguistico. Piuttosto è interessante notare che questo ragnarök è la distruzione con l'inganno di Ásgarðr.
Come se la Teogonia germanica proiettasse nel futuro qualcosa avvenuto nel passato remoto dei Tirreni.

Concludo rammentando del grande interesse del Re di Svezia per gli Etruschi.

Io parlavo con gli amici dicendo ironicamente che gli piacevano perché loro hanno come nome proprio Lars.

Forse è più di una battuta.

Forse un nostro Lars o Larth o più di uno, in Scandinavia ci è finito sul serio. 


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