venerdì 13 gennaio 2012

Una nota sulla Teoria del Linguaggio che potrebbe interessarci

Facciamo una breve dissertazione su un concetto che ci spinge a farci delle domande.
Nella Teoria del Linguaggio (che è una disciplina che si occupa dei "linguaggi" in forma astratta, dal "linguaggio parlato" al "linguaggio di programmazione" relativo all'informatica) esiste il concetto di Regola di Produzione Grammaticale.
Una R.d.P.G è una legge di formazione di una parola che viene sistematicamente ripetuta. Ad esempio in lingua italiana abbiamo la regola:

Singolare:[radice]-o
produce Plurale:[radice] -i
Es. buon-o produce buon-i

In latino esisterebbe una R.d.P.G. possibile di questo tipo:

Nome di un popolo plurale: [radice]-SCI
produce Terra/Città/Zona di questo popolo [radice]-RIA
Es. etru-SCI produce etru-RIA

Sappiamo che la C del latino classico è sempre dura ed in italiano ETRUSCI diventa ETRUSCHI

Sulla radice etru abbiamo abbondantemente parlato, si tratta di un costrutto italico di probabile matrice Umbra con e- iniziale e una radice -tru- che è data dalla rotazione della radice tur- che è la versione italica della radice ellenica tyr- di Tyrsenoi (koinè ionico ed attico antico [1]) e di Tyrrhenoi variante ellenica rotacizzata.

Però tutto fa supporre che questa sia appunto una regola di produzione ampliamente usata dai latini anche per altri popoli, e ci potrebbe aiutare a far luce su questi, analizzando la radice.

Ecco una lista di ipotetici popoli che potrebbero seguire questa regola, sarebbe interessante verificare se esistono dei riscontri toponomastici.

Popolo:....................................................Territorio o Città:......................................Radice:
fali-SCI................................................... fali-RIA (fale-RIA)...................................fali (fale-)
o-SCI......................................................o-RIA...........................................................o-
vol-SCI..................................................vol-[vocale?]-RIA....................................vol-

Va precisato che,

  1. Faleria è il nome attuale di una cittadina della Tuscia che non ha nulla a che spartire con l'antica capitale dei Falisci (o Falischi secondo terminologia che riproduce la pronuncia classica) il cui nome però non era dissimile, Falerii.
  2. Di territori o città "Oria" non abbiamo menzione, esiste però una località nel Salento, in provincia di Brindisi con questo nome, il cui nome latino era però Uria [2]
  3. Una curiosità. La radice vol in latino classico contiene la v che è una semivocale con suono "w" quindi il suono risultante è wol, e questo fa si che "volscus" suoni "wolskus" e ha una peculiare somiglianza con il termine con cui gli inglesi designano gli abitanti del Galles ossia Welsh. Inoltre in latino arcaico esiste il nome Valesios da cui deriverà per rotacismo Valerius che si pronunciava "walesios" ed il nome in inglese del Galles è Wales.



2 commenti:

  1. Oria in latino Uria era Orra in messapico e secondo il mio studio sulle gens romane derivate dal messapico Orra divverebbe appunto Uria per il fatto che rr-->ri...
    un appunto sui Volsci:
    i popoli germanici e slavi chiamano sia i popoli latini che quelli celtici con un termine simile a "Valacchi": Welsh, Volsci della Gallia, forse i Volsci italici, Wlochy è l'Italia per i polacchi, Welsch per i tedeschi sono i popoli latini e celtici
    per Valesius - Valerius potrebbe derivare dalla città di Valesium (mess. Baletion)

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  2. Oria in Messapico è ORRA come è attestato su alcune monete.Secondo il mio "studio" il passaggio in latino diviene Oria per trasformazione della RR in RI.
    Per quanto riguarda Valerius - Valesius potrebbe derivare dal nomen Baletthes che in latino diviene Baletius.D'altro canto esiste una città Baletion che in latino è Valesium.Quindi il nomen Baletius(latino) mutato in Valesius ha dato origine alla gens Valeria.

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