sabato 6 agosto 2016

Ancora una piccola precisazione sulla "Autoctonia " ed una ipotesi sul nome Ardea

Quando sul nostro gruppo di discussione su Facebook si sfiora l'argomento "Origini degli Etruschi", è altamente probabile che tutto finisca in rissa. Magari non sarà una rissa da osteria, o con morti e feriti, ma poco ci manca.
Addirittura l'ultima volta che abbiamo riproposto la "Tesi Erodotea", riveduta in chiave di migrazione Caucasico Tirrenica, con il contributo importante di amici come Leonardo Gherardini, Alessandro Faggiani, Flavia Schiavoni, Paolo Melissi, Alberto Simoni, e Cecilia Marchese, oltre agli interventi del fondatore Fabrizio Baldi, c'è stato chi l'ha buttata in politica, definendo come una sorta di "traditori di patria" o "esterofili antinazionali" i sostenitori di questa teoria. Cosa ovviamente ridicola.
L'accusa che viene mossa parte già col piede sbagliato.
Chi muove critica feroce spesso ci dice che "gli Etruschi sono italici, e non provengono da altre parti".

Ovvio, e chi ha mai detto il contrario?

Gli Etruschi, il Popolo Etrusco, fondatore di Tarch'na, Caisra, Vei, Velche, Velz'na, Pherus'na, etc.. è assolutamente ed indiscutibilmente Italico.
Essi compaiono sulla scena della Storia d'Italia a partire dal XI sec. A.C.

Quello "che viene da fuori", semmai, è la componente dei Tirreni. Componente culturalmente e linguisticamente dominante, anche se l'aspetto linguistico va chiarito, ed è una componente. Non è il Popolo Etrusco. I Ras'na sono un prodotto italico, ed in questo senso sono "autoctoni". Nel senso che "auto" indica l'essersi formati nel luogo in cui qualche secolo prima era giunta una parte di loro. La costa davanti ai Monti della Tolfa, lungo la valle del Mignone. In un'area delimitata dal Tevere a sud (o dall'Arrone per delimitare più precisamente ) ed il Marta/LARTHE a nord. Da li intorno al X sec. A.C. si espandono in tutte le direzioni, privilegiando la direttrice settentrionale per cui fonderanno dalle primitive Tarch'na e Caisra gli abitati di Velche a nord, di Phlera, e Surina, fino a giungere ai domini dei Falischi. E proseguendo poi nell'entroterra fondando Velz'na, Clevsi, Pherus'na. A sud fondano Vei, e qui apriamo una parentesi.

 Abbiamo una ipotesi che accenniamo su Ardea dei Rutuli. Infatti Virgilio nell'Eneide ci parla di Re Turno dei Rutuli, come di un Etrusco. Allora abbiamo ipotizzato che Ardea possa essere una latinizzazione di un toponimo Etrusco ARNTHEA (L) o dal momento che gli abitanti sono detti Ardea-tini come i Rea-tini, forse potremmo proporre ARNTHEATHI dal nome proprio ARNTH, la cui radice ARN-  (diffusa negli idronimi, come Arno ed Arrone) sembra produrre in analogia a LAR- per mezzo della particella -TH di "agente attivo" il nome ARN-TH come "colui che fa ARN".

Tornando alla descrizione della espansione etrusca. Essi poi muovono verso sud fino al Cilento, ed alla costa adriatica in area Gargano Molisana (ce lo dice Pittau), e soprattutto, si muovono sempre più a nord, prima fondando varie città nella Pianura Padana, poi arrivano in Rezia, grossomodo Cantone Grigioni e Tirolo (la cui radice Tir- è molto sospetta) fino alle terre che oggi sono nella Baviera, Slovenia, e persino Ungheria (e questo spiegherebbe la minima presenza di corrispondenza tra alcuni sostantivi arcaici magiari e la lingua etrusca, che per Alinei,  a nostro avviso assolutamente fuori strada, è la base del moderno unghese).
Città come THVRICVM (Zurigo), HVTHINE (Udine, di cui abbiamo già parlato ), hanno toponimi interessanti, per quanto "ai confini del mondo etrusco".

Questo popolo, nasce da un incontro tra i Tursha, come li chiamano gli Egizi, quando li includono nella Lista dei Popoli del Mare, che seguendo il mito Virgiliano di Enea, approdano sulle coste Laziali, e seguendo il mito di Tar'ch o Tarconte, trasferiscono il loro sapere alle genti forse Ligures dei Monti della Tolfa.

E che siano Ligures, anche se Erodoto li chiama Umbri, ce lo fa sospettare qualche toponimo, come Luni sul Mignone, pretirrenica, oppure il fatto che i monti attorno al lago di Bracciano sono detti Sabatini, ed Anguillara è detta Sabazia. I Sabatii erano la tribù Ligure che da il nome a Savona tanto per intenderci.

Si incontrano, si scontrano. Si sovrappongono. Si mescolano e si fondono. Forse sono i montanari Tolfetani Villanoviani o Ligures che scendono alla costa vedendo dei villaggi di Tirreni. O forse i Tirreni, che muovono nell'entroterra li incontrano. Gli Etruschi nascono li. In quella fascia costiera.

Tra l'altro è interessante anche il toponimo Tolfa. Ha la radice TUL- che vuol dire confine in Etrusco. Forse ad indicare che quei monti furono il primo confine, tra Ligures e Tirreni.

Ma ribadiamolo. Da quel momento inizia, li, sotto la Tolfa, la Storia Etrusca. Prima erano Ligures o Villanoviani da una parte, Tirreni da un'altra. Che poi la parola Tirreno diventi per estensione Etrusco, è un'altra cosa. Così come nel medioevo per i Franchi della nascente nazione di Francia, gli italiani, le genti sotto le alpi erano Lombardi. Una componente diventa un modo semplificato di descrizione di un intero popolo.

Gli Etruschi nascono nella costa davanti ai Monti della Tolfa. La maggior parte di questa zona è nella provincia di Roma, una parte in provincia di Viterbo. Nel Lazio. In Italia.
Gli Etruschi sono Italici, "di madre" Ligure o Villanoviana, la componente è più materna, stanziale, agricola, e "padre" Tirrenico Anatolico o Caucasico, componente guerriera e migratoria.

Facciamo notare che paradossalmente popoli Italici più propriamente detti, sono totalmente allogeni. I Latini ed i Sabini ad esempio, sono molto meno "autoctoni" degli Etruschi. Infatti mentre gli Etruschi presentano almeno una loro componente di popolazione Villanoviana stanziale residente nella penisola da diverse migliaia di anni. E per i ligures l'area originaria spazia in tutta l'Europa meridionale, ne tratteremo in un apposito articolo, i Latini, i Sanniti, i Sabini, gli Oschi, sono Indoeuropei, quindi per intero provengono da molto più lontano dei Tirreni.

È curioso come ci si fissi sul pretendere gli etruschi presenti da sempre sul territorio nazionale e come questa cosa debba valere solo per loro.

Gli Etruschi sono Italici. Qui fondano le loro città. Qui creano l'alfabeto e strutturano la loro lingua. Qui creano la loro civiltà. E la loro Religione.

I Latini ad esempio molti dei loro Dei li mutuano da un Pantheon indoeuropeo comune, dove Urano è equivalente all'Indiano Varuna, che diventa Saturno Latino (anche se il teonimo è quasi certamente etrusco e legato alla città di Sutri vedremo come). Giove, Iovis, o Iuppiter (da Dius Pitar una forma arcaica indoeuropea per "Dio Padre") o Zeus per i greci è Dyaus Indiano. Eppure gli autoctonisti lo sanno e non si sognano di confutare questo.

Non si capisce il loro accanimento sulla paternità degli Etruschi.

Persino di un popolo che è il meno "autoctono" possibile, gli attuali abitanti degli Stati Uniti d'America, non abbiamo nulla da dire sul fatto che siano "genuinamente americani" e non britannici, o di altre etnie mondiali, se non di lontanissima origine.
Il tacchino o il Giorno del Ringraziamento o il Ketchup, i Mac Donald, pure se il fondatore è di origine scozzese, sono Americani, non ci sogneremmo mai di associarli all'Europa o all'Inghilterra.

1 commento:

  1. L'associazione Arnthea con la città di Ardea è intrigante.
    Del resto penso che i Rutuli (Rudhuli "i rossi") fossero un gruppo di Rasena stanziati nel Lazio prima della fine della guerra di Troia, forse al tempo di Corito il Tirrenico che fondò Kurtuna o qualche secolo prima.
    Inoltre il popolo dei Rutuli anche conosciuti come Rutili li associo alla gens Rutilia (forse anche Rutulia, cfr gens Minatia / Munatia, optuma/optima ecc)

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