Poichè talvolta purtroppo è accaduto, e del resto con molti iscritti e con una notevole varietà di umanità sui socialnetwork è fisiologico, che qualcuno entri nel gruppo su Facebook spacciandosi per etruscofilo, per appassionato, addirittura per esperto, salvo poi scoprire che intende usare uno spazio destinato alla cultura ed alla conoscenza in modo strumentale, e coglie l'occasione della esposizione in modo frequente della teoria "Turanica", da parte di iscritti realmente e schiettamente appassionati, per infiltrarsi e propagandare invece il "Turanismo" ed altre idee nazionalistiche, razziste, xenofobe, ci teniamo a precisare che non ci prestiamo in alcun modo ad usi strumentali e politici del gruppo, nè tantomeno del Blog! Le teorie sui popoli Turanici e le relazioni di questi con gli Etruschi sono le benvenute, ma i "proclami del Turanismo" assolutamente no! Non accettiamo che con la scusa della passione verso un antico e nobile popolo si lasci passare qualsiasi messaggio di incitazione all'odio razziale, o di una qualsivoglia presunta superiorità razziale od etnica di un popolo su di un altro!
Il Blog del Gruppo di Facebook "RASNA * Etruschi *Etrusket * Etruscans * Etrusker * Etrusques * Etruscos"
venerdì 23 dicembre 2011
Turanismo? No grazie!
Come abbiamo varie volte accennato è accaduto spesso sul gruppo di dover discutere in merito alle origini degli Etruschi. Una delle ipotesi accreditate (a cui anche il sottoscritto è in linea di principio orientato) è quella della fusione tra un elemento allogeno, una popolazione esterna, e delle genti che da molto più tempo si erano già stanziate nella penisola italica ed avevano sviluppato una bozza di civiltà. La componente "esterna" viene ipotizzato che fosse data da uno dei "Popoli del Mare", quelli che nella lista compilata dagli Egizi venivano chiamati nȝ ḫȝt.w n pȝ ym ( da Wikipedia) e tra i quali vengono indicati i Tereš o Turša e che si ritiene fossero i Tirreni, o Tyrsenoi, o Thyrrenoi. Questo popolo si ipotizza che parlasse una lingua TURANICA, una lingua agglutinante che apparterrebbe ad un nucleo che si è diramato dall'Asia Centrale, forse addirittura all'epoca dell'ultima glaciazione (tant'è che lingue agglutinanti compaiono persino nelle Americhe ed hanno delle impressionanti analogie con altre lingue asiatiche). Al ceppo Turanico appartengono le lingue Uralo Altaiche ed Ugro Finniche. Sono tutte lingue agglutinanti. Dalla lingua dei Tuareg, al Turco, all'Ungherese, al Finlandese, al Basco, alle lingue Caucasiche come il Georgiano ed il Rutulo, alla lingua Mongola, alle lingue dell'Estremo Oriente come Giapponese e Coreano, oltre alle lingue delle Americhe come il Quechua, la lingua degli Incas. Era agglutinante e Turanica una delle prime lingue conosciute e scritte, il Sumerico, e l'endonimo dei Sumeri è Kiengir, ossia il nome con il quale essi si chiamavano. Abbiamo casualmente scoperto però che così come accade spesso e volentieri purtroppo, si è fatto un uso distorto e strumentale di talune teorie filologiche o filogenetiche, ed ecco così che esiste il "Turanismo" e questa è la voce su Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Turanismo, da cui estrapoliamo: "Il turanismo è un'ideologia nata nel XIX secolo tra Turchia, Ungheria e Germania ad opera di intellettuali ottomani, per promuovere l'unione e il "rinascimento" di tutti i popoli turanici, ovvero ugro-finnici(ugrici in particolare), turchici, mongoli, dravidi, e giapponese.Il termine si basa sul nome geografico del bassopiano turanico, posto tra gli attuali stati dell'Asia Centrale di Turkmenistan, Uzbekistan e Kazakistan, area da cui un tempo si credevano derivassero alcune lingue uralo-altaiche (in particolare le ugriche, le mongole, le dravidiche e quella giapponese). Fino alla seconda guerra mondiale questa ideologia era assai diffusa soprattutto in Ungheria,Turchia e Giappone, dove ottenne appoggio politico a livello anche ufficiale. Oggi sopravvive solo la sua variante panturca, ancora assai forte in Turchia, Caucaso (soprattutto Azerbaigian) e Asia Centrale (Uzbekistan, Turkmenistan, Tagikistan, Kirghizistan, Kazakistan). Tra i movimenti che ancora oggi si ispirano a questa ideologia troviamo il partito nazional-socialista giapponese Kokka Shakaishugi Nippon Rōdōsha-Tō, il partito turco detto Movimento Nazionale e i Lupi grigi (bozkurtlar in turco), questi ultimi divenuti famosi soprattutto dopo l'attentato a papa Giovanni Paolo II da parte del loro membro Ali Ağca."
Gli Auguri di Buon Natale dal Blog RASNA!
Comunque la pensiate, ovunque voi siate, chiunque voi siate, vi giungano i nostri più affettuosi e sinceri Auguri per un Sereno Natale.
In espressione Etrusca (stimata)
mlaχ farθ Iešue Xristeal
_____________________________________________________
Merry Christmas
Joyeux Noël
Feliz Navidad
Frohe Weihnachten
domenica 18 dicembre 2011
Elenco di Nomi di Persona Etruschi attestati.
Ecco un elenco di Nomi di Persona Etruschi che sono stati rilevati presso reperti, tombe, documenti vari. Se un nome reso in latino è seguito da (?) significa che è una intepretazione presunta. Se un nome reso in latino è seguito da (M) significa che è un nome maschile nonostante finisca in A. Nella colonna "Provenienza" ci sono alcune voci con il segno "?", in questi casi non siamo riusciti a rilevare l'origine esatta del nome attestato, ma esso viene comunque citato in bibliografie varie. La Tabella è ovviamente incompleta, e anzi chiediamo agli amici che seguono il Blog ed il Gruppo di fornirci altro materiale da valutare, e magari le provenienze ancora indeterminate per i nomi iscritti. La pronuncia è ovviamente solo ipotizzata. L'ultima colonna indica la fonte, il collaboratore che ci ha suggerito il nome.
Nome
Etrusco
|
Nome
Latino
|
Nome
Italiano
|
Provenienza
|
Pronuncia
|
Proposto
da
|
AKER
|
ACERIVS(?)
|
?
|
Stele
di Lemno
|
/
aker/
|
Guido
Botteri
|
AR'NTH
ARANTH
|
ARVNTES
|
AR(R)UNTE
|
Necropoli
e Reperti Vari
|
/
a(r)runte/
|
|
ARNZEI,
AR'NTHIA
|
ARUNTIA
(?)
|
AR(R)UNZIA
|
?
|
/
arunθia/
/arunssia/
|
|
AVLE
AVILE
|
AVLVS
|
AULO
|
Necropoli
e Reperti Vari
|
/
av(i)le/
|
|
CAI
|
CAIVS
|
CAIO
|
?
|
/
kaj/
|
|
CEILE
|
CAELIVS
|
CELIO
|
Tomba
François, Vulci
|
/
kejle/
|
|
CNEVE
|
GNAEVS
|
GNEO
|
Tomba
François, Vulci
|
/
nneve/
|
|
ELAXSANTRE
|
ALEXANDER
|
ALESSANDRO
|
?
|
/
elaχsantre/
/
elaxantre/
|
|
LARTH
LARIS LARS
|
LAERTIS
|
LAERTE
|
Necropoli
e Reperti Vari
|
/larθ/
/lars/
|
|
LARTHIA,
LARIZA
|
LAERTIA
|
LAERZIA
|
Necropoli
e Reperti Vari
|
/
larθia/
/
larssia/
|
|
LUVCES
|
LVCIVS
|
LUCIO
|
Tarquinia
|
/
luffkes/
|
|
MACSTRNA
MAXSTRNA
|
MASTARNAS
|
MASTARNA
(M)
|
Tomba
François, Vulci
|
/
makst'rna/
/masstarna/
|
|
MARCE
|
MARCVS
|
MARCO
|
?
|
/
marke/
|
|
MAMARCE
|
MAMERTIS
|
MAMERZIO
|
Necropoli
e Reperti Vari
|
/
mamarke/
|
|
MEZENTHIES
|
MEZENTIVS
|
MEZENZIO
|
Cerveteri
|
/
mezenθjess/
/mezenssjess/
|
|
PETRUIS
|
PETRVS
(?)
|
PIETRO
|
Cortona,
Tabula Cortonensis
|
/
petrujs/
|
|
PRUCIU
|
PROCOIVS
|
PROCOIO
|
Cortona,
Tabula Cortonensis
|
/
prukiu/
|
|
PUMPU
|
POMPVS
POMPEIVS(?)
|
POMPO
POMPEO
|
Cortona,
Tabula Cortonensis
|
/
pumpu/
|
|
PURTH'NAS
|
PORSENNAS
|
PORSENNA
(M)
|
Chiusi
|
/
purθ'nnas/
/purssunnas/
|
|
RAM'THA
RAMUTHA
|
RAMVTIA
|
RAMUZIA
(?)
|
Necropoli
e Reperti Vari
|
/
ramuθa/
/ramussa/
|
|
SATHNEI
|
SAETVNIA
|
SETONIA
(?)
|
?
|
/
saθ'nej/
/satunnej/
|
|
SPURIENAS
|
SPVRINNAS
|
SPURINNA(M)
|
?
|
/
spurienas/
|
|
THANXVIL
|
TANAQVILLA
|
TANAQUILLA
|
Necropoli
e Reperti Vari
|
/
θanχwill/
/tankwill/
|
|
TAR'X
|
TARCHON
|
TARCONTE
|
Tarquinia
|
/
tar'χ/
/tarrak/
|
|
TAR'XISA
|
TARQVITIA
|
TARQUIZIA
|
?
|
/
tar'χisa/
/tarrakisa/
|
|
THEFARIE
|
TIBERIVS
|
TIBERIO
|
Pyrgi
Santa Severa, Lamine
|
/
θefarje/
/tefarie/
|
|
TULUMNES
|
TOLVMNIVS
|
TOLUMNIO
|
Veio,
Frammento di Oinochoe
|
/
tulunnes/
|
|
VEL
|
IVLVS
|
IULO
|
Necropoli
e Reperti Vari
|
/
vel/
|
|
VELIA
|
IVLIA
|
GIULIA
|
Necropoli
e Reperti Vari
|
/
velia/
|
|
VELTHUR
|
VVLTURES
|
VULTURE
|
Tarquinia
|
/
velθur/
/veltur/
|
Anthony
Lenzo
|
XESTES
|
CESTIVS
|
CESTIO
|
Tarquinia
|
/
kestes/
|
|
XVESTNEI
|
QVESTINA
(?)
|
QUESTINA
|
?
|
/
kwest'nei/
|
|
martedì 13 dicembre 2011
Sulle Teorie riguardo le Origini del Popolo Etrusco (Seconda Parte)
Ci riconduciamo a quello che dicevamo su di un post del Gruppo Rasna su FACEBOOK a proposito della "impronta germanica" in Italia.
Si è detto che la lingua germanica non risulta dominante probabilmente proprio a causa dell'esiguità complessiva del numero degli invasori germanici della penisola, che seppur classe egemone dovettero integrarsi e fare propria la LINGUA DI POPOLO, salvo tramandarci pochi lasciti come "brodo".
Ora, se un popolo che arriva e conquista, se non ha forza numerica sufficiente, e le invasioni barbarico germaniche ce lo comprovano, acquisisce la lingua preesistente salvo magari pronunciarla in modo distorto e quindi dare luogo a qualche modifica che determina o contribuisce a determinare una lingua neolatina dalla latina (anche se abbiamo detto che forse è più importante il substrato preromano), questi "pochi" Tirreni che approdano presso i "molti" Villanoviani devono essere stati "pochi ma buoni" o comunque molto CONVINCENTI.
Questo perchè mentre tutti gli altri buoni Villanoviani hanno continuato per la loro strada, con lingue quasi intellegibili tra loro, mentre i Tirreno-Villanoviani che diventano Etruschi parlano una lingua AGGLUTINANTE che non è semplicemente diversa E' PROPRIO LINGUISTICAMENTE E MORFOLOGICAMENTE DISTANTE DA TUTTE LE ALTRE. Per trovare lingue simili appunto dobbiamo andare in Anatolia, in Asia, o nel Nord Africa, oltre che in tutte le altre aree in cui è presente il gruppo Denè Caucasico. Inoltre, non è necessario che arrivi una quantità immensa di Lidii, come sostiene qualcuno, o per meglio dire di Tirreni. I Tirreni erano un popolo del mare, ed erano abili guerrieri come gli Shardana, tanto abili e spavaldi che erano riusciti a mettere in ginocchio la Potenza delle Potenze come l'Egitto. E con tutto il rispetto per i valorosi autoctoni Villanoviani, non credo che con tutta la loro buona volontà, una volta che i Tirreni avessero deciso di approdare dalle rive del Marta a Nord alle rive del Tevere a Sud i Villanoviani avrebbero potuto opporre una resistenza superiore a quella del Grande Egitto.
domenica 11 dicembre 2011
Etruschi e Mondo Romano - III parte

Tito Livio racconta che Romolo,dopo aver fondato Roma e averla organizzata,cominciò a vestirsi con magnificenza e si circondò di dodici littori. Tradizionalmente si pensa che il fondatore dell'Urbe abbia scelto questo numero,volendo alludere ai dodici avvoltoi apparsigli durante la presa degli Auspici,ma è più probabile che egli intendesse riferirsi a un rituale Etrusco,perchè,sempre a quel che dice T.Livio,il fascio rappresenteva uno dei simboli di potere ultilizzati dalle genti della Tuscia.
sabato 10 dicembre 2011
Gli Etruschi e il mondo Romano - II Parte
Ma è soprattutto in campo religioso che l'influenza Etrusca si fece sentire, a cominciare dal fatidico 21 aprile, giorno nel quale il rito di fondazione fu celebrato secondo l'Etrusca Disciplina.
Dall'Etruria era, inoltre, penetrato in Roma il concetto della sacralità dei confini, ce lo testimonia un brano giunto fino a noi,tradotto ai tempi di Cicerone, e conservato nel Fragmentum Vegoiae Arrunti Voltumno, che fu inserito nei "Grommatici Veteres" :"Sappi che il mare è stato separato dal cielo ,quando Giove rivendicò la terra d'Etruria e stabilì che le pianure e i campi fossero misurati e separati .Conoscendo l'avarizia umana e la passione suscitata dalla terra,volle che tutto fosse definito con i segni dei confini. Questi segni,quando sul finire del secolo VIII verranno da qualcuno rimossi,per questo delitto sarà condannato dagli dèi.Se sono schiavi vedranno una schiavitù peggiore,se padroni la loro casa abbattuta e la loro stirpe perirà per intero.Coloro che avranno spostato i segni (dei confini),saranno colpiti dalle peggiori malattie,la terra sarà poi scossa da tempeste, i raccolti distrutti .Sappi che queste punizioni avranno luogo quando tali delitti si verificheranno "
Dall'Etruria era, inoltre, penetrato in Roma il concetto della sacralità dei confini, ce lo testimonia un brano giunto fino a noi,tradotto ai tempi di Cicerone, e conservato nel Fragmentum Vegoiae Arrunti Voltumno, che fu inserito nei "Grommatici Veteres" :"Sappi che il mare è stato separato dal cielo ,quando Giove rivendicò la terra d'Etruria e stabilì che le pianure e i campi fossero misurati e separati .Conoscendo l'avarizia umana e la passione suscitata dalla terra,volle che tutto fosse definito con i segni dei confini. Questi segni,quando sul finire del secolo VIII verranno da qualcuno rimossi,per questo delitto sarà condannato dagli dèi.Se sono schiavi vedranno una schiavitù peggiore,se padroni la loro casa abbattuta e la loro stirpe perirà per intero.Coloro che avranno spostato i segni (dei confini),saranno colpiti dalle peggiori malattie,la terra sarà poi scossa da tempeste, i raccolti distrutti .Sappi che queste punizioni avranno luogo quando tali delitti si verificheranno "
venerdì 9 dicembre 2011
Laudes Italiae
Diritto @ Storia
[ISSN 1825-0300]
N. 9 – 2010 – Note-&-Rassegne
Laudes Italiae *
Mario Enzo Migliori
Prato
“salve, magna parens frugum, Saturnia tellus,
magna virum”
(Verg., Georg. II, 173-174)
[ISSN 1825-0300]
N. 9 – 2010 – Note-&-Rassegne
Laudes Italiae *
Mario Enzo Migliori
Prato
“salve, magna parens frugum, Saturnia tellus,
magna virum”
(Verg., Georg. II, 173-174)
Gli Etruschi e il mondo Romano - I Parte
Tutti conosciamo Mutio Scevola, il giovane ardimentoso che compì una rocambolesca impresa nell'accampamento di re Porsenna. Ciò a cui non si fa caso è la preparazione, che dovette esserci per renderla possibile. La storia riferisce che,appena afferrato dalle guardie del campo , Mutio dichiarò che anche se non era riuscito a compiere l'impresa,in Roma altri trecento giovani erano già pronti a ripeterla. Trecento giovani Romani erano quindi in grado di fare ciò che fece Caio Mutio: confondersi con le schiere Etrusche di Porsenna e giungere fino a lui. Ciò vuol dire che dovevano essere in condizione di confondersi con gli Etruschi e farsi passare per uno di loro :vestire,muoversi,parlare come Etruschi e, trecento sono un bel numero.
Più avanti nel tempo,quando l'età dei Tarquinii era già passata da un bel pezzo,il fratello del console Quinto Fabio Rulliano,dovendo portare dei dispacci agli Umbri Camerti,compì anche lui un'azione audacissima:si travestì da pastore e accomagnato da un servo si avventurò in territorio Etrusco,passando attraverso l'impenetrabile selva dei Cimini.La selva era di per se stessa spaventevole in quanto intricatissima e popolata da belve,ma il maggior pericolo era costituito dal fatto di poter essere individuati come Romani. Tito Livio racconta che sia Rulliano che il suo servo,parlavano talmente bene la lingua degli Etruschi che,nessuno di quelli che incontrarono si accorse che fossero degli stranieri. Tito Livio spiega che ciò fu possibile,perché tutti i giovani Romani di famiglia "bene",andavano a completare i loro studi a Caere.
Gli studiosi escludono che in Roma l'Etrusco si sia mai sostituito al Latino,tuttavia sono convinti che in certi periodi,soprattutto tra le classi nobili,si sia verificato un vero e proprio bi-linguismo.
Nondimeno,anche a prescindere dalla questione linguistica,Roma dovette essere a tal punto influenzata dalla cultura Etrusca che,Dionigi di Alicarnasso definì Roma "Polis Tyrrenèes" Città Etrusca. (Continua)
Più avanti nel tempo,quando l'età dei Tarquinii era già passata da un bel pezzo,il fratello del console Quinto Fabio Rulliano,dovendo portare dei dispacci agli Umbri Camerti,compì anche lui un'azione audacissima:si travestì da pastore e accomagnato da un servo si avventurò in territorio Etrusco,passando attraverso l'impenetrabile selva dei Cimini.La selva era di per se stessa spaventevole in quanto intricatissima e popolata da belve,ma il maggior pericolo era costituito dal fatto di poter essere individuati come Romani. Tito Livio racconta che sia Rulliano che il suo servo,parlavano talmente bene la lingua degli Etruschi che,nessuno di quelli che incontrarono si accorse che fossero degli stranieri. Tito Livio spiega che ciò fu possibile,perché tutti i giovani Romani di famiglia "bene",andavano a completare i loro studi a Caere.
Gli studiosi escludono che in Roma l'Etrusco si sia mai sostituito al Latino,tuttavia sono convinti che in certi periodi,soprattutto tra le classi nobili,si sia verificato un vero e proprio bi-linguismo.
Nondimeno,anche a prescindere dalla questione linguistica,Roma dovette essere a tal punto influenzata dalla cultura Etrusca che,Dionigi di Alicarnasso definì Roma "Polis Tyrrenèes" Città Etrusca. (Continua)
giovedì 8 dicembre 2011
Questi Leggendari Pelasgi.
Fin dall'antichità se n'è fatto un gran parlare,senza però raggiungere una conclusione univoca e del tutto convincente.
Erodoto li identifica con i Tirreni. Egli sostiene che ancora ai suoi tempi,essi abitavano la città di Crestene e, che il culto dei Cabiri, sarebbe stato importato in Grecia proprio da loro. Ciò che si sa dei Pelagi è che furono una stirpe errabonda che si esprimeva,sempre a detta di Erodoto,in una lingua dissimile da tutte quelle conosciute.
Sembrano provenire dalla Tessaglia,poi li si ritrova nell'Attica,dalla quale dopo un certo tempo vengono allontanati ( Erodoto-Storie-II,51) quindi riparano nell'isola di Lemno, da dove poi furono scacciati .
A detta delle fonti antiche,essi ebbero una grande influenza sulla religione e sui riti della religione Romana.
Narra Macrobio che ad un dato momento raggiunsero i territori Italici.Ciò avvenne a seguito di un responso dell'Oracolo di Dodona "Andate in cerca della Saturnia Tellus,arrivati a Cotilia,troverete un'isola che galleggia.Quando ciò avverrà,offrite la decima a Febo ,sacrificate teste ad Ade e un uomo al padre suo".(Macrobio- Saturnalia I,7,28) Raggiunto il luogo,scacciarono gli abitanti di stirpe Sicula e si fusero con gli Aborigeni. Come era stato loro raccomandato dall'Oracolo,offrirono la decima ad Apollo,eressero un tempio a Dite e un altare a Saturno e, chiamarono Saturnali le feste a lui dedicate.
Ancora adesso,nal Foro Romano,esiste un'ara antichissima,consacrata a Saturno,di età pre-Romulea, che da alcuni è attribuita ai Pelasgi.
Erodoto li identifica con i Tirreni. Egli sostiene che ancora ai suoi tempi,essi abitavano la città di Crestene e, che il culto dei Cabiri, sarebbe stato importato in Grecia proprio da loro. Ciò che si sa dei Pelagi è che furono una stirpe errabonda che si esprimeva,sempre a detta di Erodoto,in una lingua dissimile da tutte quelle conosciute.
Sembrano provenire dalla Tessaglia,poi li si ritrova nell'Attica,dalla quale dopo un certo tempo vengono allontanati ( Erodoto-Storie-II,51) quindi riparano nell'isola di Lemno, da dove poi furono scacciati .
A detta delle fonti antiche,essi ebbero una grande influenza sulla religione e sui riti della religione Romana.
Narra Macrobio che ad un dato momento raggiunsero i territori Italici.Ciò avvenne a seguito di un responso dell'Oracolo di Dodona "Andate in cerca della Saturnia Tellus,arrivati a Cotilia,troverete un'isola che galleggia.Quando ciò avverrà,offrite la decima a Febo ,sacrificate teste ad Ade e un uomo al padre suo".(Macrobio- Saturnalia I,7,28) Raggiunto il luogo,scacciarono gli abitanti di stirpe Sicula e si fusero con gli Aborigeni. Come era stato loro raccomandato dall'Oracolo,offrirono la decima ad Apollo,eressero un tempio a Dite e un altare a Saturno e, chiamarono Saturnali le feste a lui dedicate.
Ancora adesso,nal Foro Romano,esiste un'ara antichissima,consacrata a Saturno,di età pre-Romulea, che da alcuni è attribuita ai Pelasgi.
martedì 6 dicembre 2011
Gli eredi di Arzawa
Intervista con Giovanni Feo, ricercatore e scrittore, grande esperto della civiltà etrusca
di Osvaldo Carigi
“Un profondo senso del mistero ha da sempre colorato il passato più remoto alle antiche civiltà e a quei nostri lontani progenitori, così lontani, che i loro veri volti rimangono per noi senza nome e senza tratti definibili”
Continua a leggere su terraincognitaweb "Gli eredi di Arzawa"
lunedì 5 dicembre 2011
Sulle Teorie riguardo le Origini del Popolo Etrusco (Prima Parte)
Su diversi testi che si occupano di Etruschi, quando si affronta la questione delle loro origini, si cita una famosa frase di quello che è considerato uno dei padri della moderna Etruscologia, Massimo Pallottino "affrontare il problema dell'Origine degli Etruschi è come affrontare il problema dell'Origine degli Italiani". Io stesso ho avuto modo di citare questa frase nel Gruppo su Facebook, proprio per evidenziare la complessità dell'argomento. Taluni si chiedono, e in un certo senso anche Pallottino era tra questi, se abbia senso porsi questa domanda. Io personalmente ritengo che più che "SE" abbia senso porsi la domanda, bisognerebbe capire "PERCHE' " ha senso porsela.
Mentre non ci poniamo domande sull'origine dei Latini o dei Sabini, che a dire il vero non hanno una "tracciabilità" per usare un pessimo termine di moda, meno chiara di quella dei Rasna, invece su di loro si sviluppano una ridda di ipotesi. E' impressionante rilevare quanti rivendichino la paternità o la maternità degli Etruschi, ed il Gruppo su Facebook ne è stato un esempio. L'argomento è tra i più frequenti, tra i più discussi, ed è anche tra i più accesi. In varie occasioni si sono innescate preoccupanti "risse virtuali" proprio per i contrasti che sorgono tra le varie scuole di pensiero. Gli Etruschi hanno molti padri, o meglio molti padri ne rivendicano la paternità. Vedremo su che basi.
"Porsi il problema dell'Origine degli Etruschi è come porsi il problema dell'Origine degli Italiani"
XIX Convegno Internazionale di studi sulla storia e l’archeologia dell’Etruria
IL FANUM VOLTUMNAE E I SANTUARI COMUNITARI DELL’ITALIA ANTICA
Orvieto, Palazzo dei Congressi, 16-18 dicembre 2011
Organizzat o dalla Fondazione Museo Faina
Torna ad Orvieto il diciannovesimo convegno sugli studi internazionali sulla storia e l'archeologia dell'Etruria. Una tre giorni che vedrà approfondire i recenti ritrovamenti dell'area archeologica di "Campo della Fiera", probabile Fanum Voltumnae etrusco.
Orvieto, Palazzo dei Congressi, 16-18 dicembre 2011
Organizzat
Torna ad Orvieto il diciannovesimo convegno sugli studi internazionali sulla storia e l'archeologia dell'Etruria. Una tre giorni che vedrà approfondire i recenti ritrovamenti dell'area archeologica di "Campo della Fiera", probabile Fanum Voltumnae etrusco.
Ubicazione:
05018 Orvieto TR, Italia
domenica 4 dicembre 2011
Lista di Toponimi ed Esonimi Etruschi
Pubblichiamo una lista di nomi di città in lingua Etrusca, alcune sono semplici ipotesi, contrassegnate da un asterisco ( nome città in etrusco *) in base ad analisi comparative su altri toponimi. In neretto i nomi delle città della Dodecapoli.
Per alcuni toponimi della Lombardia di presunta origine Etrusca ci siamo basati sulla seguente mappa che rappresenta l'antico Lago Gerundo
Per alcuni toponimi della Lombardia di presunta origine Etrusca ci siamo basati sulla seguente mappa che rappresenta l'antico Lago Gerundo
Nome
Etrusco
|
Nome
Latino
|
Nome
Attuale
|
Zona
|
Fonte
|
Ac're
*
|
Acerrae
|
Campania
|
Pittau
|
|
Ac're
*
|
Acerrae
|
Acerra
|
Lombardia
|
Pittau
|
Aisarna
|
Aeserniam
|
Isernia
|
Sannio/Molise
|
Pittau
|
Arnthea(thi)
|
Ardeam
|
Ardea
|
Lazio
|
Baldi
|
Arreti
|
Arretium
|
Arezzo
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
Arulena
|
?
|
Arlena
di Castro
|
Etruria/Lazio
|
A.Simoni
|
Caicne
|
Caecina
|
Cecina
|
Etruria/Toscana
|
Facchetti
|
Cainua
|
Genua
|
Genova
|
Liguria
|
????
|
Cais'na
*
|
Caesena
|
Cesena
|
Romagna
|
????
|
Caisra
|
Caere
|
Cerveteri
|
Etruria/Lazio
|
Cristofani
|
Cap'na
|
Capena
|
Capena
|
Faleria/Lazio
|
Cristofani
|
Capua
|
Capua
|
Capua
|
Campania
|
Cristofani
|
Care
*
|
Careae
|
Galeria
|
Etruria/Lazio
|
????
|
Carm'na
*
|
Cremona
|
Cremona
|
Lombardia
|
????
|
Cepena
|
?
|
Civenna
|
Lombardia
|
A.Simoni
|
Clar'na
*
|
Clarona
|
Glarona
|
Svizzera
|
????
|
Clav'na
*
|
Clavenna
|
Chiavenna
|
Val
Chiavenna
|
????
|
Clevsi
|
Clusium
|
Chiusi
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
Curt'na
|
Curtuna
|
Cortona
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
Cuthi/Cusi
|
Cosa
|
Ansedonia
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
Fels'na
|
Felsina/Bononia
|
Bologna
|
Emilia
|
Cristofani
|
Ficline
*
|
?
|
Figline
Valdarno
|
Etruria/Toscana
|
????
|
Ficline
|
Forum
Livii
|
Forlì
|
Romagna
|
Facchetti
|
Ficrine
*
|
Fregenae
|
Fregene
|
Etruria/Lazio
|
????
|
F'runth
*
|
Ferentum
|
Ferento
|
Etruria/Lazio
|
????
|
Halethi/Halesi
|
Falerii
|
Civita
Castellana
|
Faleria/Lazio
|
????
|
Harm'ne
*
|
Ariminium
|
Rimini
|
Romagna
|
Cristofani
|
Hatria
|
Adria
|
Adria
|
Veneto
|
Cristofani
|
Hurta
*
|
Horta
|
Orte
|
Etruria/Lazio
|
Cristofani
|
Larthe
|
Marta
|
Marta
|
Etruria/Lazio
|
Fioretti
|
Larthia*
|
?
|
Latera
|
Etruria/Lazio
|
F.Baldi
|
Luni
|
Luni
|
Luni
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
Luni
|
Luni
|
Luni
sul Mignone
|
Etruria/Lazio
|
Cristofani
|
MaX'strna
|
????
|
Maccastorna
|
Lombardia
|
????
|
Manth'ra
*
|
Marturanum
|
Barbarano
Romano
|
Etruria/Lazio
|
Cristofani
|
Manth'va
*
|
Mantua
|
Mantova
|
Lombardia
|
Cristofani
|
Mar'tha
*
|
Martha
(?)
|
Marta
|
Etruria/Lazio
|
????
|
Melphe
*
|
Melpum
|
Melzo
|
Lombardia
|
Cristofani
|
Misa
|
Misa
|
Marzabotto
|
Emilia
|
Cristofani
|
Muth'ce
*
|
Modicia
|
Monza
|
Lombardia
|
????
|
Muth'na
*
|
Mutina
|
Modena
|
Emilia
|
Cristofani
|
Nep'th
*
|
Nepet
|
Nepi
|
Faleria/Lazio
|
Cristofani
|
Nuc're
*
|
Nuceria
|
Nocera
Inferiore
|
Campania
|
Pittau
|
Nula
|
Nola
|
Nola
|
Campania
|
Pittau
|
Nurcla
|
Nurcla
|
Norchia
|
Etruria/Lazio
|
Cristofani
|
Parma
|
Parma
|
Parma
|
Emilia
|
Pittau
|
Path'va
|
Padua
|
Padova
|
Veneto
|
????
|
Perc'me
*
|
Bergomum
|
Bergamo
|
Lombardia
|
Pittau
|
Pherus'na
|
Perusia
|
Perugia
|
Etruria/Umbria
|
Cristofani
|
Phlera
|
Blera
|
Blera
|
Etruria/Lazio
|
Cristofani
|
Plitine
|
Bilitio
|
Bellinzona
|
Leponzia/C.Ticino
|
????
|
Plitine
|
Blintina
|
Bientina
|
Etruria/Toscana
|
A.
Simoni
|
Pisa
|
Pisa
|
Pisa
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
Pup'luna
|
Populonia
|
Populonia
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
Ratum'na
|
????
|
Bagnoregio
|
Etruria/Lazio
|
Quercioli
|
Rav'na
*
|
Ravenna
|
Ravenna
|
Romagna
|
Cristofani
|
Ruma
|
Roma
|
Roma
|
Lazio
|
Cristofani
|
Rus'le
|
Rusellae
|
Roselle
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
Scans'na
|
Scansanum
|
Scansano
|
Etruria/Toscana
|
Sito
Web (1)
|
Spina
|
Spina
|
Spina
|
Emilia
|
Cristofani
|
Staitne
|
Statonia
|
Statonia
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
Sur'na
|
Surrina
|
Viterbo
o Soriano nel Cimino
|
Etruria/Lazio
|
Cristofani
|
Suthri
|
Sutrium
|
Sutri
|
Faleria/Lazio
|
Cristofani
|
Sveama
|
Suana
|
Soana
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
TarX'na
|
Tarquinia
|
Tarquinia
|
Etruria/Lazio
|
Cristofani
|
TarX'na
|
Tarracina
|
Terracina
|
Lazio
|
????
|
Tesiena
|
Tessennanus
|
Tessennano
|
Etruria/Lazio
|
A.Simoni
|
Thefar'ne
|
Tifernum
Tiberinum
|
Città
di Castello
|
Etruria/Umbria
|
????
|
T'lamu
|
Talamon
|
Talamone
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
Tular
|
Tuder
|
Todi
|
Oria/Umbria
????
|
|
Tusc'na
|
Tuscana
|
Tuscania
|
Etruria/Lazio
|
Cristofani
|
Ursena*
|
Dosena
|
Dossena
|
Lombardia
|
A.Simoni
|
Usc'la
*
|
Oscela
|
Domodossola
|
Lepontia/Piemonte
|
????
|
Vat'luna
|
Vetulonia
|
Vetulonia
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
Vei
|
Veium
|
Veio
|
Etruria/Lazio
|
Cristofani
|
Velath'ri
|
Volaterrae
|
Volterra
|
Etruria/Toscana
|
Cristofani
|
VelXe
|
Vulci
|
Vulci
|
Etruria/Lazio
|
Cristofani
|
Velthurne*
|
Volturnus
|
Volturno
|
Campania
|
A.Simoni
|
Velthurne*
|
Velturnus
|
Velturno
- Feldthurns
|
Alto
Adige
|
A.
Simoni
|
Velz'na
|
Volsinii
(Veteres)
|
Orvieto
|
Etruria/Umbria
|
Cristofani
|
Ver'na
*
|
Verona
|
Verona
|
Veneto
|
Pittau
|
Vetuna*
|
Vettona
|
Bettona
|
Etruria/Umbria
|
A.Simoni
|
V'renth
*
|
Verentum
|
Valentano
|
Etruria/Lazio
|
????
|
Ves'nth
*
|
Vesentium
|
Bisenzio
|
Etruria/Lazio
|
U.
Pannucci
|
Vipienas
|
Viblena
|
Bibbiena
|
Etruria/Toscana
|
A.Faggiani
|
Vipitenas
*
|
Vipitenum
|
Vipiteno
|
Alto
Adige
|
Pittau
|
Vipsul
|
Faesulae
|
Fiesole
|
Etruria/Toscana
|
????
|
Iscriviti a:
Post (Atom)